Sull’autore

e su questo blog

*toc *toc becco su opaco vetro bluastro – sguardo perplesso

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Ciao, io sono il Papero.

E in qualche modo tu sei appena entrato nella mia testa.

Un papero in una bottiglia… l’idea non è nuova. Fermati e pensa per un secondo, cosa rappresenta per te? Come ci è finito? Come può uscirne?

Sembra forse una storiella assurda, ma la risposta per me resta straordinaria e misteriosa. A volte la intuisco, non sempre. Raramente la metto in atto, ma che gioia, che gioia quando accade!

E che soffocamento rientrare nella bottiglia. I miei demòni, i miei draghi da sgozzare… La cosa più difficile è certamente impugnare la spada e iniziare il cammino, non affondare la lama nella carne pulsante della bestia.

Dunque questo blog tratta di questo, pensieri a ruota libera sui dèmoni e demòni che albergano comodamente in me. Forse cambierò idea, ma al momento vorrei organizzare il materiale in quattro categorie, i cui confini non sempre sono ben definiti e a cui concedo gentilmente e con malcelata soddisfazione la libertà di fondersi e mescolarsi a loro gusto e piacere.

Come è organizzato questo blog

In Un quaderno con la copertina in pelle si parla di storie di vita, fatti reali, un lungo, forse tormentato e tormentoso (probabilmente solo ai miei occhi), sicuramente ripetitivo, probabilmente non illuminante, ma mio, percorso di vita. Nomi, luoghi e fatti verranno probabilmente alterati, in nome di questo momentaneo anonimato che offre il web, anche e soprattutto grazie all’irrisorio numero di visitatori e lettori di queste pagine. Ma non si sa mai, meglio andare sul sicuro.

In Folgore vorrei raccogliere pezzi brevi, poesie, qualcosa con tante R tanti sfavilli che sfrigoli prorompa allitteri squarci, divertente di getto ccchhhhrrr.

In Pensieri e Pinguini troverai pezzi un po’ più lunghi, storielle, pensieri lasciati correre, treni liberi. Un po’ più soavi, tondi e meditabondi. Mi piacciono i pinguini.

Invece ho fuso orologi, per finire, raccoglie brevi, brevissime storie in prima persona, con un sapore acre e surreale, ricche di confuso significato nella mia mente e nella mia penna che difficilmente traspariranno all’esterno. Sentiti dunque libero di metterci dentro ciò che vuoi. Nel caso ti piacesse lo stile e volessi leggere qualcosa dello stesso genere, solo molto migliore, dai un’occhiata a Volevo fermarmi a tre righe ben scritte.