11 Feb 2021 Quercia
9.6.19, qualche mese prima del viaggio.
Devo attendere il mio momento con molta pazienza. L’attesa è a onor del vero lunga, e il premio qualcuno potrebbe dirlo modesto se non irrisorio rispetto a quel che devo sopportare. Tenete per voi i vostri giudizi, voi che non avete camminato con le mie gambe, eretta su una piccola stanca infrangibile schiena.
In quei pochi minuti io vivo la mia eternità, saettando secondo principi che sfuggono alla mia comprensione – può un pesce capire l’acqua? – attraverso intricati condotti di pece. Proprio quando sono esausta e credo di non farcela puf – emergo – e lo stesso buio percorso s’inonda di un’energia, di un amore, una devozione più forti del tempo.
No Comments