08 Lug 2019 Sogno di lotte e gatti
Sogno 31.5.16, spezzoni (post abbuffata di sushi)
Incontro in bagno Beau Kittredge e gli chiedo come va il ginocchio, che è fasciato ma mi pare stabile. Si è (nella vita reale) recentemente rotto il crociato. Gli chiedo se si è operato, dice di no, giocherà solo “building up muscles”, senza operazione. Si parla di altro che non ricordo, poi arrivano altre persone, me ne vado.
Lottiamo con qualcuno, ambientazione tipo X-men con superpoteri e simili. Ricordo davvero poco, ma siamo bloccati in una situazione critica. Andava abbastanza bene, ma ad un certo punto vengo punto-morso da un/una avversaria, e mi compaiono piccole ferite verdi fluorescente sulla mano.
Mi dicono che sono spacciato, se quelle piccole ferite dovessero venire a contatto con del sangue sarebbe la fine.
Mi arrendo a collaborare con i nemici. Una è particolarmente figa, forse proprio quella delle ferite verdi, mentre quello che dovrebbe toccarmi col sangue mi pare fosse il suo ragazzo. Gli domando come fanno a non ammazzarsi quando scopano, tra sostanza verde fluo e sangue a contatto. Risponde con una risata.
Remissivo, seguo gli avversari che sterminano i miei compagni. Ma vedo con stupore che quando uno viene eliminato, si ricostituisce subito, e anche chi lo ha eliminato assume le sue sembianze, tipo gli agenti di matrix. Quindi le nostre forze aumentano rapidamente, finché la tipa del veleno verde non tira fuori un’arma laser che smaterializza i nemici, senza lasciarne traccia e non consentendogli quindi di ricostituirsi.
Le chiedo che arma sia, risponde “uno smaterializzatore mensile. Tra un mese le persone colpite si ricostituiranno”. Mi fa pensare al gatto di Arnold, atomi della persona sparpagliati da tutte le parti, che però torneranno nella configurazione iniziale. Le chiedo se conosca il teorema del ritorno di Poincarè. Mi sveglio.
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