08 Lug 2019 Spiraglio
Sta accadendo qualcosa che non posso controllare
Come se nel cielo una folgore viola squarciasse le fragili nubi
Che uno smunto sarto malinconico cerca di legare insieme
Con fili di fumo.
Ed io impotente,
controllo qualcosa che non può accadere.
Viscere buie, profonde, oscure
Ove il fringuello che nacque
Volò libero, forte, fra i cieli
Ora muore
Ove occhio non possa, luce non brilla,
tenebra densa, pregnante, di polvere
e carne e terra e morte
gola terrestre infinita
vi s’entra pregando,
né mai si potrà la voce innalzar al cielo
all’amata, alla vita.
Disperano i dannati, urlano rabbia
Palpabile, dolore struggente.
Pieno di nulla, ebbro di tenebre.
Questo scorgo ora negli occhi miei,
né speranza, fiamma permane d’antica virtù.
Eppure…
Spiraglio!
Sfogo al vapore bollente
Che sbuffa e dibatte e si scalcia
Spirato! Volando si libra lassù.
Sfuggendo la pioggia battente
Fuggito alle tenebre falcia
La sorte assopita! Si può.
Poss’abbia al grave cimento
Che fa Uomo dell’uomo e Dio dello stesso.
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