Storia di un marinaio che dimenticò il sapore del mare

Storia di un marinaio che dimenticò il sapore del mare

Aveva già visto il mare molte e molte volte, quella mattina, quando fu spinto tra le onde. Conosceva bene il suo mestiere, il piccolo peschereccio, come lo conosceva il suo capitano.

Le vecchie travi si tramutarono nel ponte di un possente veliero, il vento il suo reame di flutti. Ogni raggio di sole baciava l’onda esatta, ed il riflesso era diretto sempre verso di lui.

Nel profumo del mare, nel sapore del vento, nel suono del legno l’istante veniva scolpito perfetto, e addolcito, com’era eccitante!

Ne prometteva mille e mille ancora, pur durando egli stesso un’infinità.

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TheDuck

Un papero in una bottiglia. Come ci è finito? Come può uscirne? La risposta gli resta straordinaria e misteriosa. A volte la intuisce, non sempre. Raramente la mette in atto, ma che gioia, che gioia quando accade! E che soffocamento rientrare nella bottiglia. /// A duck in a bottle. How did he get in there? How to get out? The answer remains mysterious and wonderful. Sometimes he grasps it, but not always; sometimes he does it, and what joy when it happens! And how suffocating to get back in.

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